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01147: Re: [WDDM] Response to PVR - Regarding rule by representatives

From: Antonio Rossin <rossin(at)tin.it>
Date: Thu, 24 May 2007 22:53:32 +0200
Subject: Re: [WDDM] Response to PVR - Regarding rule by representatives

Giorgio Menon ha scritto:
Caro Antonio,
la tua risposta mi giunge come piacevole sorpresa. A dire il vero non
ho mai rsiparmiato critiche a nessuno (me compreso) nè certamente non
ho mai avuto nulla di personale contro di te. Credo che l'animo della
ricerca ragionata sia critica. Il ragionevole dubbio poi pone dei
limiti che prevengono la deriva fondamentalista. Parlando della quale
ho letto con piacere il tuo ultimo allegato che però mi lascia
dubbioso su alcuni aspetti. Tralascio per il momento la questione
centrale ovvero l'educazione nei primi anni di vita (magari ne
riparleremo più avanti se credi) e vengo alle mie perplessità. Se è
vero che, come dice Chomsky e come la storia dimostra, che la
democrazia non è tutto sto gran che, ma un restyling delle vecchie
oligarchie cleptocratiche, non capisco il senso della tua
affermazione: "Ma noi popoli democratici, come riusciremo ad invitare
coloro che democratici non sono ad abbandonare il modello educativo
che inclina i figli verso il fondamentalismo, se non saremo capaci di
liberarcene anzitutto noi, nelle nostre case e nelle nostre famiglie?"
Da questa affermazione si deduce che la democrazia ha dei valori che
le dittature non hanno.
Non ha, ma dovrebbe avere. La mia voleva essere una domanda retorica,
anzi una provocazione diretta ai sedicenti esportatori di democrazia:
Bush e Co.





E quali sarebbero questi valori, considerato che sempre del solito 2%
(tanto da una parte che dall'altra) si parla? Non è invece che noi che
abbiamo subìto l'imprinting democratico di questa società patriarcale
vediamo solo ed esclusivamente i valori imposti e scartiamo a priori
gli altri? Quello che voglio dire è che vedo una profonda analogia tra
l'ambiente familiare da te descritto e quello sociale. Se in famiglia
succede che l'omologazione ideologica e comportamentale partorisce
modelli di deresposabilizzazione verso le derive (droga, terrorismo
etc..) questo succede anche a livello sociale e succede proprio per
gli stessi motivi. Ci viene insegnato che democrazia è bello perchè
non esiste nulla di meglio e ne abbiamo un disperato bisogno, proprio
come del papà e della mamma, e non importa quanto stronzi siano. Non
c'è confronto (o antitesi, come la chiami tu). Non mi ritengo
fortunato ad appartenere a ciò che tu chiami un popolo democratico. So
che c'è di meglio, c'è stato e sempre ci sarà. C'è anche di peggio,
naturalmente, ma perchè accontentarsi o addirittura giustificare le
scandalose diseguaglianze attuali?

Un'altra frase mi ha lasciato perplesso:
"L’eventuale sintesi diventa un elemento del pensiero, a monte del
linguaggio."
Non mi risulta che a monte del linguaggio esista pensiero, visto che
viene formulato con tanto di sintassi e grammatica. Discorso diverso
sono le intuizioni.

Embè? Le intuizioni non sono forse elementi del pensiero, prima
di essere tradotte in linguaggio?

Infine una precisazione: il ‘Principio di indeterminazione’ di
Eisemberg non lo conosco, ma conosco il principio di indeterminazione
di Heisenberg
http://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_indeterminazione_di_Heisenberg
Credo si tratti di un refuso che merita di essere corretto.
Grazie. Provvedo subito.

Grazie per l'invito. Se passo ti scrivo e, naturalmente, se passi per
Voltabarozzo sei sempre il benvenuto.
Hai già tirato fuori la moto?

Si, ma per venderla (intanto l'avevo già sostituita con un T-Max).
Non ce la faccio più a reggerla, ora ho bisogno di bicicletta.
Cari saluti

Giorgio



Ciao, ant

Antonio Rossin wrote:

Caro Tonguessy

Ti ringrazio per il tuo favorevole commento, tanto più gradito
perché mi viene da una persona che non mi ha mai risparmiato
le critiche.

In segno di riconoscenza, ti allego il mio ultimo lavoro, che ho
terminato proprio alcuni minuti fa.

Cari saluti,

antonio
PS.
Non abito più in fondo al Po. Pensionato da un anno, sono tornato
nel padovano, a Villa Estense, via Cesare Battisti 1, nella vecchia
casa di famiglia. Se passi da queste parti, fermati che sarai gradito.










Giorgio Menon ha scritto:

Antonio Rossin wrote:

Hi,

Unfortunately, most of democracy activists neglect
facing this very subject, that is, the about 98 % of the population
being dependent on the about 2 % of the
"politicians" opinion engineering anf PR to the only
advantage of the power-holders elite


Great post. Add this to the fact that science is no ethical but an
utilitarian tool boosting the capabilities of interaction with the
environment (firmly in the hands of the same 2%) and the picture is
pretty clear: our rulers make an intense use of modern science
(democracy included) to wipe our need and seek for peace off, while
teaching us how good all this mess is.
If there's a hope, that hope lays in a reduction of this democracy
and technology and in a greater social and personal responsability.
Which is exactly what modern democracies want to reduce via PR. Bow
and obey, and everything will be fine: we KNOW what does you good.

Regards

Giorgio




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